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domenica 3 gennaio 2021

DISSONANZA COGNITIVA INDOTTA

Le azioni False Flag e la dissonanza cognitiva indotta

 

 

Divulgare foto dallo spazio in cui sono evidenti ad occhi consapevoli scie chimiche e focalizzare l’attenzione degli interlocutori legittimamente più ingenui sull’eccezionalità presente nell’atto di poter fotografare dallo spazio la superficie del nostro pianeta e sullo stato d’animo degli astronauti ripresi in diretta per normalizzare un crimine contro l'umanità, ovvero l’inquinamento dell’ambiente naturale; inserire tali immagini nei testi della nasa e in quelli della scuola pubblica o negli spot tv ignorando la presenza di scie chimiche è un esempio di 'false flag' che può vedersi come la versione in grande, strategico-politica, di un falso d'autore, ma non solo:

Il metodo 'false flag' consiste nel guidare un individuo a sua insaputa verso il raggiungimento di un obiettivo che lo stesso individuo può persino ritenere essere connaturale al completamento dei propri obiettivi.

 

La dissonanza cognitiva è un concetto introdotto da Leon Festinger nel 1957 in psicologia sociale, e ripreso successivamente in ambito clinico da Milton Erickson, per descrivere la situazione di complessa elaborazione cognitiva in cui credenze, nozioni, opinioni esplicitate contemporaneamente nel soggetto in relazione ad un tema si trovano a contrastare funzionalmente tra loro.

Un individuo che attivi due idee o comportamenti che sono tra loro coerenti, si trova in una situazione emotiva soddisfacente e serena (consonanza cognitiva); al contrario, si verrà a trovare in difficoltà discriminatoria ed elaborativa se le due rappresentazioni sono tra loro contrapposte o divergenti. Questa incoerenza produce appunto una dissonanza cognitiva, che l'individuo cerca automaticamente di eliminare o ridurre a causa del marcato disagio psicologico (ad esempio riduzione dell'autostima) che essa comporta; questo può portare all'attivazione di vari processi elaborativi, che permettono di compensare la dissonanza (e ripristinare l'autostima).

Non potendo sopportare la visione del negativo, del caos, del non comprensibile dove invece ci si aspetterebbe il bene, l’ordine; l'unica via di fuga è nell'accettazione del male, nell’istintiva falsificazione del caos accettato e concepito acriticamente come ordine, come verità giusta ed onesta. La dissonanza cognitiva impietrisce e abbatte la capacità critica e la curiosità. Tale è la conseguenza della dissonanza cognitiva indotta.

Il clown IT di Stephen King è un esempio di dissonanza cognitiva, il suo sorriso infatti paralizza ed impaurisce i bambini.

Il fatto di ridere e piangere insieme è un secondo esempio di dissonanza cognitiva.

Il bipensiero Orwelliano che è un concetto definito nel romanzo 1984 è un terzo esempio di Dissonanza Cognitiva Indotta: Il meccanismo politico psicologico del Grande Fratello: credere che tutto possa farsi e disfarsi; la volontà consapevole e la capacità di sostenere un'idea e il suo opposto dimenticando il cambio di opinione e l'atto stesso del dimenticare, tale è una tecnica consapevolmente sfruttata dagli attivisti politici contemporanei, le loro mezze verità, il loro dire e non dire crea confusione, ne consegue che sia impossibile per qualunque interlocutore la comprensione della reale realtà, di fatto coloro che detengono il potere economico dicono niente poiché niente è ciò che vogliono che sia conosciuto dagli interlocutori, se ciò non fosse, ovvero se i potenti dessero strumenti per pensare alle persone comuni, essi perderebbero potere decisionale, esortativo ed economico.

 

La dissonanza cognitiva indotta viene ossessivamente e meccanicamente riproposta dal potere in ogni ambito dell'esperienza umana; per questo motivo essa sopravvive; ne ignoriamo i fondamenti profondi, non si può credere a quello che si vede, nessuno ci permette di acquisire gli strumenti sostanziali e retorici per difendere il nostro pensiero da essa dunque siamo facilmente manipolabili. L’ interlocutore tace donando il proprio prezioso silenzioso consenso o parla e la sua importante voce viene ignorata perché ritenuta debole poiché priva di fondamento.

 

L’ autonomo impegno ad esercitare il dubbio.

L’autonomo impegno alla comunicazione non soggetta a retorica, a inganno, a fraintendimento.

L’autonoma volontà di ascoltare la propria umanità, i propri sentimenti, il proprio intuito.

L’autonoma volontà di entrare in empatia non mediata con il prossimo, coltivare rapporti non mediati, umani, onesti.

 

Sono strumenti che ciascuna anima possiede per vivere autenticamente, umanamente.

 

Capire che vi può essere la possibilità che tutto ciò che ci viene detto dalle fonti ufficiali può essere falso poiché anche quando è vero non ci viene dato in funzione della verità ma in funzione di un raggiro futuro o in funzione di concentrare l'attenzione dell'interlocutore su una realtà, non su un'altra che si vuole tacere e nascondere. La pornografia e la legalizzazione della stessa è l'esempio più eclatante di distrazione e di disumanizzazione: Essa vuole abituare l'uomo all'accettazione acritica della morte del romanticismo e del sentimento umano

Il principale obiettivo di coloro che inducono dissonanza cognitiva in questo frangente storico è il silenzioso consenso degli interlocutori

Gli stessi politici in quanto completamente esautorati da qualsiasi sovranità reale in relazione al popolo che rappresentano sono meri strumenti dell’economia.

 

La ripetizione ossessiva nell'inconscio delle persone crea e mantiene costante nel tempo lo stato di Dissonanza cognitiva come la durata di un monologo ha fondamentale importanza sul consenso dell'interlocutore; un sofista in grado di perpetuate nel tempo un concetto ha in potere i suoi interlocutori dunque ha il potere di scegliere se rendere concreta la verità o la menzogna. 

La scansione temporale, spaziale ma soprattutto mentale imposta affievolisce la gioia, la convinzione, l’entusiasmo per la propria opera. Questo ci costringe a smontare i luoghi comuni perché a volte il nostro talento non è tra quelli socialmente riconosciuti o perché è un talento del futuro per il quale non esiste arte né maestri, è un privilegio, in ogni caso è bene essere in grado di ascoltare la propria voce interiore, di rompere quello schermo finto che ci trattiene all'interno del vecchio, indietro non si torna, si può solo andare avanti

L' uomo produce una merce preziosissima e invisibile in quanto costantemente sotto gli occhi di tutti: la realtà stessa.  

Le nostre menti acquisiscono e restituiscono tutto sotto forma di comportamenti.

La fase di restituzione è del tutto dipendente dalla fase di acquisizione che ne costituisce l'insieme degli strumenti e informazioni utili a scegliere un comportamento piuttosto che un altro che ha valore concreto nella realtà. 

I media che sono strumento dell’economia e della politica, lottano per il controllo delle informazioni in modo ossessivo, continuo poiché da queste informazioni dipende il loro potere sulla facoltà immaginativa degli interlocutori inoltre dipendente dalla qualità e quantità di paura instillata nel cuore umano:

 

 

La finitudine del tempo

 

Il fatto di ricordare costantemente la finitudine del tempo umano è tra gli strumenti fondamentali del potere politico - economico, del potere religioso - economico ed economico.

 

L' economia vive grazie al reddito ed esso è più elevato e viene riscosso più frequentemente se tutto avviene più celermente, questa realtà veloce che toglie presenza alle cose e soprattutto alle persone a cui viene imposto un ritmo e un tempo di lavoro disumano è visibile agli occhi di tutti.  

 

 

“Ricordati,caro: effimero è il mondo delle forme, effimeri, quanto mai effimeri, sono i nostri abiti.”

“Hai appreso anche tu dal fiume quel segreto? Che il tempo non esiste?”.

“Sì Siddhartha”, rispose Vasudeva. “Ma è questo ciò che tu vuoi dire: che il fiume si trova dovunque in ogni istante, alle sorgenti e alla foce, alla cascata, al traghetto, alle rapide, nel mare, in montagna, dovunque in ogni istante, e che per lui non vi è che presente, neanche l’ombra del passato, neanche l’ombra dell’ avvenire?”.

“Sì, questo”disse Siddhartha.”E quando l’ebbi appreso, allora considerai la mia vita, e vidi che è anch’ essa un fiume, vidi che soltanto ombre, ma nulla di reale, separano il ragazzo Siddhartha, dall’ uomo Siddhartha e dal vecchio Siddhartha. Nulla fu, nulla sarà: tutto è, tutto ha realtà e presenza.”

Siddhartha parlava con entusiasmo; questa rivelazione l’aveva reso profondamente felice. Oh, non era forse tempo ogni dolore, non era forse tempo ogni tormentarsi ed aver paura, e non sarebbero stati superati e soppressi tutto il peso, tutta l’ostilità del mondo, non appena si fosse superato il tempo, non appena si fosse trovato il modo di annullare il pensiero del tempo? Con entusiasmo aveva parlato, ma Vasudeva gli sorrise col volto illuminato di compiacimento nell’atto di rivolgergli un cenno silenzioso di consenso; posò la mano sulla spalla di Siddhartha e poi si rivolse al suo lavoro.

Siddhartha, Hermann Hesse

 

La crisi e l'impoverimento

 

Il nostro lavoro è funzionale a tenerci a testa bassa per una vita intera ed è funzionale a ripagare il debito pubblico.

 

 

 

 

 

 

Il terrorismo

 

Il terrorismo:

 

Commette omicidi

Riduce la religione a mero strumento di controllo mentale e psicologico

Insegna in nome della religione a persone legittimamente in povertà intellettuale, culturale ed economica, tra cui i bambini che odiare ed uccidere sia giusto e che leggere ed accogliere altri punti di vista sia sbagliato

Crea microtraumi psicologici che influenzano negativamente la serenità umana.

 

L’ immigrazione

 

L’ immigrazione politicamente associata alla mancanza di identità, abitua all'odio nei confronti del diverso. 

 

 

Nella misura in cui l'interlocutore acquisisce informazioni imposte dai media e non sceglie di discostarsi da essi trovando altre forme di acquisizione come la lettura di un libro, il dialogo diretto e lo scambio di opinioni con persone vicine egli non sarà libero poiché agirà secondo il volere dei media, della politica e dell'economia. 

 

L’uomo che pensa con la propria testa e conserva il suo cuore incorrotto, è libero. L’uomo che lotta per ciò che egli ritiene giusto, è libero.”

                                                                                                                                                   Ignazio Silone

 

“Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l’accende, vado in un’altra stanza a leggere un libro.

Groucho Marx

 

Forse

Ciò che si vede per mezzo dei media è corrotto.

Forse

Coloro che gli strumenti mediatici mostrano quotidianamente sono attori di una realtà traslata i cui registi sono coloro che hanno il potere di farci vedere ciò che vogliono.

Forse

Vi è persino una copertura legale alla diffusione del falso.

 

I concetti di saturazione, di satirazione e di disinformazione sono legati al concetto di dissonanza conoscitiva:

 

 

 

La saturazione

 

Se da più fonti viene ripetuto che un uomo è premio Nobel per la pace poiché si è impegnato in più occasioni in missioni di pace per portare libertà e democrazia difficilmente il mio inconscio potrà percepirlo diversamente, la sua immagine positiva verrà inoltre avvalorata dal suo incontro con autorità rispettabili ed apparentemente insospettabili, affidabili, carismatiche, innocue.

 

La satirazione

 

Chi si discosta da una versione ufficiale delle cose viene fatto oggetto di scherno e di discredito, la società di oggi insegna ancora ad essere homo homini lupus; Per chi non se ne fosse accorto è in atto un meccanismo di selezione naturale su più fronti completamente indotto e correlato al controllo demografico.

La corsa a cui siamo abituati, la selezione, l’insegnamento alla superiorità e non all'umiltà al fine di raggiungere una presunta eccellenza ci divide dagli altri

 

 

La disinformazione ed il senso comune:

 

I disinformatori sono coloro che per un ingente stipendio vendono falsità o ridicolizzano questioni importanti sapendo di mentire.

Coloro che inconsapevoli le acquisiscono e le condividono attribuendone dunque valore, vita e rilevanza.

Il senso comune:

Dunque si viene a creare il senso comune, ciò che imprigiona, ciò che è nemico della libertà di espressione e di pensiero, ciò che annienta il singolo come essere pensante: il singolo perde valore:

Nel momento in cui pensa come gli altri, egli viene disistimato dalla collettività poiché il suo pensiero è inutile, non aggiunge nulla alla realtà.

Il singolo perde valore e viene disprezzato ed allontanato nel momento in cui il suo pensiero è discostante dal pensiero della collettività.

 

Una informazione corretta, vera, disinteressata stimola un lavoro su di sé alla ricerca del coraggio di guardare il mondo senza mediazioni (anche se ci davano sicurezza) e ci rende creativi e creatori nel momento in cui riconoscendo la caducità delle informazioni imposte, siamo disposti a rifiutarle attribuendo a noi stessi maggiore valore e dignità come singoli che meritano di avere luogo in questa realtà.

La falsa verità è statica, autoconservativa, è un rituale che perpetua se stesso come strumento di potere, la vera verità è una creazione, non un dato di fatto, una creazione che parte da una visualizzazione di coloro che hanno il coraggio di avere occhi umani.  

 

 

 

“Poco alla volta noi abbiamo perso qualcosa, non ce ne siamo accorti.”

Piero Angela

 

 

 

 “L' essere umano è un sistema di informazione e di conseguenza può essere guarito attraverso l'informazione, abbiamo dunque la responsabilità della creazione di un ordine diverso in cui figure come i padroni occulti non abbiano più motivo di esistere e che sia allineato con la consapevolezza del nostro reale potere, quello di creare la realtà finalmente per nostro conto e non per conto di terzi.”

                                                                                                                                            Erich Körbler

 

“Solo un cambiamento dell’atteggiamento individuale potrà portare con sé un rinnovamento dello spirito delle nazioni. Tutto comincia con l’individuo.”

Carl Gustav Jung

“Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena vivere.”

Albert Einstein

Capire che se questi semplici messaggi venissero interiorizzati in pochissimo tempo cambierebbe tutto.

Ognuno viene chiamato a mostrare ciò che è e ciò che ha come dote naturale al massimo grado, non è più possibile sopravvivere, ma solo vivere.