IL NONSENSE DEL RITORNO
Non ha senso che ritorni ciò che in ogni tempo è ancora.
Il cielo sereno, il tramontare delle nubi ed il loro risorgere
in piogge torrenziali , lacrime di nubi che
rivitalizzano le smeraldine foreste ed empiono di turchesi
acque la madre terra . L'abbeverare la natura di
rugiada e l’ammantare di brina e di neve, il grave gelo che
ogni realtà abbraccia e custodisce in scrigni di
cristallo. I fulmini, il bianco sangue che dalle nubi zampilla.
I tuoni, i gridi dei loro insostenibili avvicendarsi.
Il confondersi e smarrirsi in inespressive nebbie. Il
cullarsi di nubi nuove al dondolo dello zefiro
primaverile, a loro oziare alla bonaccia del mare o il loro
schiantarsi in vorticose calamità. Il divenire
nottilucenti, inghirlandate dai bagliori solari. L’avvincere
le realtà terrene ed il loro magnanimo
soggiacere alle infinitudini delle realtà astrali.
L'arcobaleno. Il ponte del loro incontro, Poiché
l'essenziale, l’eterno e l’arcano originarsi della vita,
annovera le materne relazioni naturali sconfessando
ogni dirimente virtualità.
Quando, crederemo oltre il nostro vedere, quando sapremo
sognare le nubi dall’alto, riconoscendo che
mentre è tuonante tempesta è altresì sereno, allora capiremo
che il nostro volerci bene può andare ed
essere oltre ogni ambiente e realtà. Allora tramanderemo
rivelazioni di sogni lucidi: Sogni premonitori
d'astri balenanti le nostre benevolenze che guizzano come
delfini danzanti oltre l'orizzonte del mare
d'alabastrine nubi, oltre i veli di nostre inesorabili finitudini.
Qui allora assisteremo al sorgere della nostra amistà,
temprata in catene di onirici arcobaleni d'anime
variopinte, il connubio di gioconde nebulose. Già le nostre auree
rilucono sfolgoranti d'iridescenze più
vivide.
Al nostro risveglio una parenesi, una nuova irenica morale,
la rivoluzione del nostro potere ancora
avverarsi, in seguito all' avere vissuto cieli tersi o nuvolosi,
annunceranno il ritorno essi che sono lontani
e che si sono dimenticati, ed annunceranno il nonsense del ritorno
i più resilienti, poiché non ha senso
che ritorni ciò che in ogni tempo è.