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domenica 3 gennaio 2021

INNSAEI

CHIEDITI COSA PUOI FARE

 

Viviamo nelle nostre teste e non con le emozioni? E se così, in che modo influenza le nostre vite?”

Hrund Gunnsteinsdottir

“Guardati, guarda intorno a noi. Ci sono persone infelici, siamo totalmente sconnessi dal cervello e dal corpo. Così tante persone vivono nelle loro teste e non vivono con le emozioni. E dev’esserci qualcosa di profondamente sbagliato.”

Marina Abramovic

“Diedi tutto ciò che avevo. Ma il mio problema era che non conoscevo i miei limiti. Non sapevo come gestire i traumi e la sofferenza che mi circondavano. Repressi quelle emozioni e continuai a costringermi a fare meglio. Se a quel tempo mi avessero detto che vivevo solo nella mia testa e non con le mie emozioni non avrei saputo di cosa si parlava. E onestamente, non avrei ascoltato. Raggiunsi uno stato in cui ero totalmente disconnessa da me stessa, da essere costretta a pensare di nuovo. Mi sentivo come un’osservatrice esterna della mia vita. Sentivo come se non riuscissi più a respirare.

Il mondo sta cambiando così velocemente. E siamo bloccati nei nostri modi vecchi di fare le cose.”

Hrund Gunnsteinsdottir

 

“Siamo degli esseri complicati. Siamo mente, corpo, spirito. E quando sentiamo la pressione, tendiamo a focalizzarci solo sulla mente razionale e ci chiudiamo in noi stessi. Se non riusciamo a vedere dentro noi stessi, non possiamo usare le nostre grandi capacità e non lasceremo mai fluire il nostro intuito.

Credo che al più alto livello, tutte le decisioni siano intuitive.

Negli ultimi 20, 25 anni abbiamo visto l’influenza del pensiero razionale che ha dominato le nostre istituzioni accademiche, ha dominato i media e ha allontanato la capacità di migliorare veramente le abilità intuitive.

Ma penso che ora, per la prima volta, stiamo iniziando a capire che i problemi non migliorano affatto, perciò si deve fare un passo indietro e usare un approccio nuovo per questi problemi. Una delle recenti sfide che abbiamo dovuto affrontare è che se si usa interamente questo lato razionale concentrando tutto su valutazioni a breve termine e usando strumenti analitici, in questo modo eliminiamo, cancelliamo la creatività dalle nostre società. Il denaro viene sprecato. Pensiamo che lavorando di più, portiamo a termine più lavoro, semplicemente, non è vero. Qui a Harvard sento alcuni studenti che dicono: ”Lavoro 100 ore a settimana.” Non è possibile da sostenere. Ci perdiamo nei numeri. Ci perdiamo nella logica. Non diamo a noi stessi una chance di fare un passo indietro.

Noi pensiamo molto con l’emisfero sinistro, con la parte logica. Ma l’intuito è costruito su una base di esperienze, quindi cresce nel tempo. L’intuito permette al lato creativo del cervello di fluire, così da pensare in modo creativo riguardo al mondo e al modo di vedere le cose, così da essere in grato di gestire una serie di pensieri disparati e metterli insieme in una sorta di luogo integrativo. Ed è da qui che penso che derivino le grandi decisioni e le grandi idee. Oggigiorno affrontiamo le sfide della povertà, della sovrappopolazione, del nostro ambiente, dell’energia, dell’istruzione, della guerra, della salute globale. Questi problemi sono ingestibili ed esistono da molto tempo. Perché? Perché non abbiamo messo insieme idee di discipline diverse. Se si cerca di risolvere il problema nello stesso modo in cui si è fallito, la storia si ripete. Se si prova a eliminare la guerra facendo tutto ciò che si è fatto negli ultimi 200 anni, si continueranno ad avere altre guerre.”

Bill George, Harvard University, Boston

 

“Un modo per definire l’affidabilità dell’intuito potrebbe essere di dire quanto preciso sia il mio intuito nel guidare i miei giudizi o le mie decisioni. E in quel caso direi che non è molto affidabile. Quando ti vedo il mio primo istinto o il mio intuito potrebbe essere di giudicarti per ciò che vedo, allora alcuni stereotipi potrebbero venirmi in mente. Quindi, vedere significa davvero credere, e il fatto di vedere, influenza il nostro intuito. ”

Iris Bohnet

“Perciò i nostri pregiudizi possono essere pericolosi quando prendiamo delle decisioni o giudichiamo altre persone. Ma l’intuito non è qualcosa più di questo?”

Hrund Gunnsteinsdottir

 

“Il nostro mondo è un mucchio di frammenti ed è difficile vederne una logica d’insieme. Abbiamo perso quella comprensione che ci permetteva di vedere il significato delle cose, perciò quella saggezza è stata sostituita dalla conoscenza e la conoscenza è stata sostituita dall’informazione, da pezzi di dati, pezzettini di dati. Per ragioni di evoluzione, abbiamo dovuto essere in grado di prendere parte al mondo in due modi diversi. Ci relazioniamo col mondo in generale… ma allo stesso tempo dobbiamo manipolarlo. E ci servono entrambi questi approcci al mondo, quello ristretto e quello generale, aperto, costante e vigile. Queste sono le differenze basilari tra l’emisfero sinistro e l’emisfero destro. Credo che, nel corso del tempo, il problema sia stato che l’approccio mirato e ristretto, che in realtà non vede il quadro completo abbia iniziato a prendere il controllo e abbiamo cominciato a credere che fosse l’unico modo di guardare il mondo.”

Iain McGilchrist, London

 

“La prima cosa che chiedo di fare alle persone, è uscire in mezzo alla natura, poi chiedo loro di stare seduti in mezzo alla natura per cinque minuti, vivendo la natura con tutti i sensi, senza pensare.

È la consapevolezza qui e ora nel mondo ed è tutto.

In generale, le persone moderne, non sono affatto in contatto con l’intuito. Non sono in contatto con il modo in cui conosciamo le cose.

Il mondo che ci circonda non è solo il mondo che abbiamo creato, il mondo della forma il mondo della strategia, dei traguardi, delle scadenze e dei punti di arrivo. Ci siamo dimenticati come avere consapevolezza del mondo che ci circonda, dei sensi e di tante altre dimensioni della vita.

Il 98 percento del nostro cervello non usa il linguaggio, la logica, la fede o la strategia. Crea queste cose per noi ma non le usa.

I neuroscienziati la chiamano ‘mente razionale’, la quale è in relazione e crea relazioni tra i dati.

L’altro 2 percento, la mente lineare, riceve ciò che crea quel 98 percento ed agisce.

Sempre ed ovunque è possibile portare la consapevolezzaalla propria intelligenza percettiva, percepire veramente il mondo. I polinesiani erano in grado di tracciare la mappa di quasi tutto l’oceano Pacifico senza strumenti, perché ascoltavano l’oceano. Erano completamente connessi ai loro sensi e hanno trasferito quella conoscenza almeno a otto generazioni. ”

“Amo ciò che dicono gli anziani Dagara”

Marti Spiegelman    

 

“Sono un esploratore dell’oceano. Passo molto tempo andando in luoghi di cui conosciamo molto poco. I luoghi più remoti dell’oceano. Luoghi deserti, in cui non si pesca. Luoghi che sono come macchine del tempo, che sembrano l’oceano di 500 anni fa. Se sapessimo cosa troveremmo, non ci andremmo. Quell’esperienza di passare molto tempo a studiare e osservare questo ecosistema incontaminato, l’oceano del passato mi ha aiutato enormemente a sviluppare questo intuito riguardo a cosa c’è di sbagliato oggi nell’oceano e anche a ripristinarlo. Amo l’esempio dei navigatori polinesiani. Queste persone viaggiavano su piccole canoe per centinaia di miglia su oceani sconosciuti e inesplorati senza sapere dove stavano andando. Avevano una conoscenza straordinaria del sistema. Conoscevano le onde, le correnti, le nuvole, i venti, le stelle. Sapevano leggere lo stato del mare. Sapevano se c’era un'isola nei dintorni grazie al riflesso su una nuvola. Quindi, avevano un intuito riguardo al fatto che ci fosse la terra, riguardo a dove stavano andando. I polinesiani hanno raccolto quest’incredibile quantità di conoscenza nel corso di molte generazioni. E’ diventata parte del loro inconscio collettivo ed è successo molti secoli fa. I polinesiani non avevano la nostra tecnologia, avevano mappe fatte con bastoncini. Se mettessimo un abitante dell’Europa Centrale su una di queste canoe nell’ Oceano Pacifico, vi assicuro che non durerebbe a lungo. Erano in grado di farlo solo perché passavano moltissimo tempo a vivere l’esperienza dell’oceano in prima persona. Ad oggi abbiamo esplorato meno del cinque percento dell’oceano. Questo rende la conoscenza antica così straordinaria.”

Enric Sala, National Geographic Explorer                

 

I nostri cervelli si evolvono di continuo a seconda di come ci sentiamo, pensiamo e sulla base delle nostre esperienze. Questo influisce su come costruiamo la nostra conoscenza e sul nostro comportamento. Ma oggi siamo bombardati da informazioni e distrazioni in continuazione. Come può l’intuito aiutarci a percepire il mondo e i nostri posti più saggiamente?

Hrund Gunnsteinsdottir

 

L’intuito è la consapevolezza delle sottigliezze che risiedono fuori dal centro dell’attenzione. Le sottigliezze di cui siamo consapevoli subconsciamente, inconsciamente. E se passiamo troppo tempo in questo stato in cui la nostra mente cosciente è molto concentrata non capiremo perché l’intuito dovrebbe essere importante. Non sembra essere presente, non sembra essere importante, pertanto viene eliminato.

Ma nel fare così eliminiamo molto di ciò che sappiamo perché una minima parte dei nostri processi sono consci, la maggior parte, almeno il 95 percento, forse persino il 99 percento, non sono affatto consci. Agiscono per avvertirci di cose di cui la nostra mente cosciente, la quale è piuttosto lenta, non si accorgerebbe. Pertanto, spesso, implicano sottigliezze, piccolezze. Ad esempio si può incontrare una persona senza sapere il perché. Questa persona sembra incredibilmente amichevole, dà messaggi che invitano a fidarsi di lei, ma a un certo punto si pensa: “C’è qualcosa che non va”. Non si può sapere esattamente cosa sia. E, naturalmente, ci si può sbagliare. Molto spesso si percepisce qualcosa di molto importante perché quando comunichiamo, molta della nostra comunicazione non è affatto esplicita. Nel tono della voce, nei significati impliciti, nelle gestualità, negli sguardi e nella scelta delle parole, nelle metafore, nell’umorismo, nell’ironia, e così via. Quindi l’intuito è in contatto con queste cose, ed escluderlo, significa perdersi, molte cose sagge che potremmo conoscere.”

Iain McGilchrist, London

 

 

 

 

 

The Artist Is Present

MoMA, Marina Abramovic,

“La mia funzione era di essere presente al 100 percento per loro. Come riuscirci? La respirazioneè molto importante. Ogni volta che si respira più velocemente, si ha meno concentrazione. Ma se si respira ritmicamente e lentamente si può raggiungere quello stato mentale del momento, poi si riesce a connettersi con la persona di fronte a sé. In questo modo si può veramente rendere possibile la comunicazione non verbale. Ho vissuto esperienze con persone ce si sedevano di fronte a me che avevano energia molto negativa o molto positiva. Ho sentito che molte persone provavano molta sofferenza e la proiettavano su di me, riuscivo a sentire il loro dolore. Io ero semplicemente lo specchio.

Devi dare il 100 percento di te stesso in tutto, fino all’ultimo atomo della tua energia. Poi, quando sai di aver fatto tutto, devi lasciarlo andare perché non puoi fare più di quanto hai già fatto. In seguito le cose avvengono da sole ed è dove si trova l’intuito. Succede lo stesso per ogni grande scoperta scientifica, tecnologica, artistica, architettonica, poetica, o nello scrivere grandi libri. Deriva da quel momento. Il momento in cui non aspetti nulla. Non è il momento in cui lo stai facendo. Credo che uno dei momenti più spaventosi della storia umana sia quando si pensa al passato, quando si pensava che la terra non fosse tonda, ma piatta. Immaginiamoci Colombo a quei tempi. Avrebbe scoperto modi diversi per arrivare nelle Indie. Andava verso l’ignoto totale perché non conosceva la seconda rotta verso le Indie e c’era la possibilità ce cadesse dalla Terra in un totale inferno. Riesci ad immaginare di cadere dalla Terra? Quanto può essere spaventoso? Poi intraprese quel viaggio, prese coraggioper andare verso l’ignoto e scoprire l’America. Quindi, per me, andare verso l’ignoto è assolutamente la regola numero uno. Non possiamo cambiare la nostra vita o noi stessi, se facciamo ciò che ci piace. Siamo sempre negli stessi schemi. Ci innamoriamo del solito ragazzo sbagliato, ripetiamo le nostre vite in continuazione perché facciamo sempre ciò che ci piace ed è davvero facile. Ma se intraprendi il viaggio e fai delle cose che non ti piacciono e di cui hai paura in un territorio totalmente sconosciuto, allora c’è la grande possibilità di entrare in un modello diverso e qualcos’altro succederà, vivrai un’esperienza che ti cambierà. Ma c’è anche una grande possibilità di fallire e credo che il fallimento sia un aspetto molto importante nella vita di tutti. Dobbiamo essere veramente pronti a fallire, anche se non sai cosa succederà con il tuo esperimento, il fallimento dev’essere parte del viaggio.”

Marina Abramovic

“Amo ciò che dicono gli anziani Dagara nell’Africa occidentale, dicono che ci sono stati dati cinque sensi perché dobbiamo avere molteplici visioni del mondo in una volta, sempre.  Siamo in relazione con il mondo in molti modi diversi, sempre, e immagazziniamo moltissimi dati tra loro correlati che non ci confondono mai.”

Marti Spiegelman

 

La gente oggigiorno perde il presente:

La Madre Terra è un simbolo dell’utero generoso che offre nutrimento, vita e vitalità a tutti coloro che la abitano. In realtà, la Natura è la testimone silenziosa dell’intuito, la Natura parla tutte le lingue. La Natura è interessata al terzo occhio, all’orecchio interiore, alla capacità interiore di creare senso da qualcosa che la coscienza interna potrebbe considerare caotico. Senza la Natura, non so come possiamo risuscitare il nostro intuito. Cosa succederebbe se gli occidentali dessero un po’ di fiducia al potere dell’intuito? Permettere al loro intuito di essere la piattaforma sulla quale connettersi con il loro passato, con il loro presente e il loro futuro. Ciò che blocca la nostra connessione in questo mondo è il rumore – molto rumore. Distrazione. Lo chiamano intrattenimento. Il rumore del mondo esterno ammutolisce il suono del mondo interno, pertanto il nostro intuito ne paga il prezzo.”

Malidoma Somé, anziano dei Dagara

 

 

 

RESPIRA

A PIENI POLMONI

RESPIRA NELLA FORESTA

RESPIRA NELL’OSCURITÀ

COSÌ LA CITTÀ RINASCE

E I CAMPI MATURANO

E LA CITTÀ RINASCE

RESPIRA

A PIENI POLMONI

RESPIRA NEL GELO

NUTRE I TUOI POLMONI

RESPIRA

 

“Ciò che Malidoma sta dicendo ha molto senso per me. Dobbiamo ripensare a come percepiamo il mondo. Enric Sala, l’esploratore degli oceani, si immerge nell’oceano per incarnare la sua conoscenza, e mi chiedo come facciano i bambini a plasmarsi con la cultura che li circonda. In che tipo di oceano di informazioni e di stimoli si immergono i bambini? C’è un lato oscuro di tutta questa interconnessione. Invece di avvicinarci, potrebbe avere l’effetto opposto, facendoci disconnettere maggiormente da noi stessi, dagli altri e dal mondo intorno a noi.”

Hrund Gunnsteinsdottir

 

 “Giochi sulle rockstar, serie TV satiriche hanno scalato le classifiche ma spesso sono stati presentati come esempio lampante nel dibattito sul fatto che i videogiochi violenti incitino i giocatori alla violenza.”

Word of Mouth, New Hampshire Public Radio, Host, Virginia Prescott, September 2013

“Credo che sia importante ricordare che ci sono molte cose da fare nel gioco Grand Theft Auto. Alcune sono sgradevoli; immagino ce molte lo siano. Ma non credo proprio che la violenza in Grand Theft Auto sia contro le donne. Penso che se lo guardassi nel panorama più ampio dei media, non sarebbe necessariamente anomalo.”

Jamin Warren, Founder, Kill Screen

 

Allora, fammi capire. La violenza brutale contro le donne è diventata così comune nei media di massa e nei videogiochi per computer come Grand Theft Auto, che non dovremmo vederla come un problema? Cosa significa esattamente? Che la violenza sta diventando un normale intrattenimento per i bambini?

Un esempio scioccante di comportamento violento e mancanza di empatia verso gli altri è lo stupro Richmond negli Stati Uniti.

Dove è la spiritualità, dov’è la compassione di coloro che hanno solo guardato senza fare nulla?

Viviamo in un mondo in cui da un terzo a un quinto delle donne hanno subito violenza basata sul sesso. Malidoma, pensi che questo abbia a che fare con la nostra disconnessione dall’intuito?”

Hrund Gunnsteinsdottir

“È un dato di fatto. La verità è che la nostra disconnessione con la Terra si traduce in una sorta di mancanza di rispetto verso il sesso femminile.”

Malidoma Somé, anziano dei Dagara

 

‘Hanno puntato Malala Yousafzai di 15 anni e i suoi amici. Ha chiamato Malala per nome e poi le ha sparato’

“Ho il diritto all’istruzione, ho il diritto di suonare, di cantare, ho il diritto di parlare, di andare al mercato, ho il diritto di farmi sentire!”

Malala Yousafzai, Novembre 2011

 

NON C’È ONORE NELL’OMICIDIO

 

Quanto si può andare lontano nel violare la madre che ti ha dato la vita? Fintanto che le donne vengono sminuite la connessione tra noi e la terra sarà sempre evidenziata da un grande punto di domanda. Abbiamo abusato talmente tanto della terra che non sappiamo in che direzione andare. Dobbiamo chiederci quale sia la connessione tra questa mascolinità crescente che viene tradotta in termini di violenza ripetuta o di amore per essa.”

Malidoma Somé, anziano dei Dagara

 

“Il mio lavoro riguarda la risoluzione dei conflitti, la negoziazione. C’è un modo diverso di relazionarsi con la gente ce si basa sull’intuito, sull’emozione e sulla razionalità, piuttosto che vedere il mondo come un mondo politico in cui il potere è l'unica cosa che conta. Il potere escluso da emozioni e esseri umani. Cosa insegniamo ai nostri figli? La matematica, certamente importante, il linguaggio, certamente importante, ma alla fine, il nostro è un mondo funzionale, dobbiamo agire nel mondo, dobbiamo interagire nel mondo. Ciò richiede una serie di abilità di comprensione di ciò che provano le altre persone, restando consapevoli di ciò che proviamo. Ecco la parte intuitiva e comunque ritengo che debba esserci spazio per questo nei programmi scolastici per gli studenti.”

Daniel Shapiro, Dir. Harvard International Negotiation Proram

 

“I bambini vengono da contesti così diversi, che renderli attenti alla consapevolezza degli altri, di se stessi e di ciò ce li circonda è assolutamente essenziale.”

MindUp’s teacher

 

“Alla Addison School a Londra usano un approccio non convenzionale per l’apprendimento infantile chiamato MindUp che unisce le attività consapevoli con la scienza per sviluppare le abilità emozionali dei bambini e aiutarli a vivere in un mondo caotico.”

Hrund Gunnsteinsdottir

 

 

 

“Si deve far fluire la creatività del tuo essere. Si deve essere intuitivi, come si fa? L’unico modo che conosco è avere abitudini o esercizi da fare tutti i giorni. E la gente dirà: “Non ho tempo, ho troppi impegni.” In realtà dà molta energia. Tra questi ci sono gli esercizi di consapevolezza. Quindi le cose banali svaniscono. E alla fine tutto ciò che rimane di tutto quello è la chiarezza su come vedere il mondo.”

Bill George, Harvard University, Boston

 

“I bambini che oggi vanno a scuola, da grandi faranno dei lavori che non esistono ancora. Abbiamo così tante opzioni su come prepararli per il futuro. È stato veramente stimolante vedere nuovi modi di pensare nelle scuole del mondo, che aiutano i bambini a riacquistare sicurezza e immaginazione.

India.

School in the Clouds aiuta i bambini a conoscere il mondo usando internet.

Bali.

I genitori hanno creato una scuola nella natura. Il tempo trascorso dai bambini nella natura è diminuito drasticamente negli anni, a svantaggio del loro benessere. La natura potenzia il senso di appartenenza e la felicità dei bambini.

Islanda.

A scuola si insegna ai bambini a costruire relazioni basate sulla fiducia e l’affetto. Credono che ambienti vasti aiutino ad allargare gli schemi mentali e indurre alla creatività. Dato che per i bambini è difficile stare fermi e seduti, concentrati in classe, sono invitati ad agire in libertà.”

Hrund Gunnsteinsdottir

 

 

“Gli umani cambiano, la nostra specie cambia. Probabilmente presto ci fonderemo con le macchine. Tutto è in costante cambiamento. Ma il modo in cui avanziamo è molto aperto all’ interpretazione e possiamo definirlo in modi diversi, come artisti, creatori, scrittori, pensatori, oratori. Quando si immette qualcosa nel mondo, se abbastanza persone iniziano a credere nelle cose che immetti nel mondo, quelle cose probabilmente si realizzeranno. D’altro canto, ci sono molte persone che presentano visioni del futuro basate sulla paura. Guardi Fox News o la CNN, o altri siti di notizie in cui vedi solo isteria, panico, collasso, crisi… Il sistema finanziario sta collassando, non c’è lavoro e cose simili. E questa è una visione del futuro a cui si può credere, ma allo stesso tempo si può credere a una visione diversa e credo che sia importante radunare quante più persone possibili che la pensino così perché contribuirà a realizzarla.”

Jonathan Harris, Digital Artist

 

“Immaginate per un momento che siamo stati creati con due ritmi. Uno inspira, l’altro espira. Uno riflette, l’altro reagisce. Uno sente, l’altro calcola. Dopo essere stata esposta a tutta questa saggezza e conoscenza, o capito che mancava un collegamento tra il mio mondo interiore e il mondo intorno a me. Ho scoperto che il collegamento mancante aveva radici nell’antica lingua islandese, nella parola che significa intuito, ossia “ InnSaei ”. In Islandese InnSaei ha molti significati. InnSaei significa ‘nel mare’. Significa ‘vedere dentro’. E significa anche ‘vedere dall’interno all’esterno’. Il mare è la natura senza confini del nostro mondo interiore. Si muove costantemente. Va oltre le parole. È un mondo di visione. Sentimenti. E immaginazione. Il mare interiore non si può mettere dentro una scatola o cessa di fluire. Vedere all’interno significa conoscere se stessi. Conoscere se stessi abbastanza bene per essere in grado di mettersi nei panni delle altre persone e tirar fuori il meglio di sé.”

Hrund Gunnsteinsdottir

“L’obiettivo è la base della vita umana su questo piano. Ciò che fa è cancellare il senso di casualità. E così facendo, fornisce una sorta di significato più profondo e di identificazione dell’essere umano in quanto tale. E in realtà serve a tenere vivo l’intuito, perché se ho un obiettivo allora so che non è stato qualcun altro, la scuola o un’istituzione a dirmi che ho un obiettivo. Il mondo intero mi sta guardando come un’entità che ha determinazione. Le nostre esperienze danno una risposta profonda fino alle ossa e se ci allontanassimo momentaneamente dalla distrazione di questo mondo e da tutte le verità scritte e che portano agitazione, associate con il mondo esterno, scopriremo delle risposte impercettibili, sussurrate al nostro orecchio interno e trasportate dai nostri canali intuitivi. Pertanto, devo entrare in me stesso, attivare il mio intuito, così che possa formulare l’obiettivo per me.”

Malidoma Somé, anziano dei Dagara

 

“Penso che il nostro mondo abbia molta strada da fare per essere in grado di cogliere questo movimento crescente dell’intuito e riconoscere ce non è facile, ma difficile, proprio come le scienze.”

Daniel Shapiro, Dir. Harvard International Negotiation Program

 

“Infine InnSaei significa vedere il mondo dall’interno all’esterno. Pertanto, significa avere una bussola interiore forte, in modo da navigare a modo proprio nel nostro mondo in costante evoluzione.

Wangari Maathai ha ricevuto il premio Nobel per la pace per il semplice atto di aver piantato degli alberi. Piantare degli alberi con forti radici ha creato cambiamenti sociali e politici nel suo paese. Forse la sua più grande eredità è stata insegnare a tutti noi che affidandoci alle nostre radici che vanno in profondità nell’ignoto nella terra e nelle nostre anime, possiamo permettere agli ecosistemi e a ciascun individuo di prosperare.”

Hrund Gunnsteinsdottir

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tratto dal documentario “Innsaei”, 30 giugno 2016